Nuove tecnologie, formazione pratica e stage in azienda: è il mondo dei poco conosciuti "Its"
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venerdì 18 marzo 2022
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di Gabriella Mola
Stando ai numeri del Ministero dell'Istruzione, la probabilità di essere assunti dopo i due anni di corso sfiora l'80 per cento. Nonostante questo però, gli Its sono ancora poco conosciuti in Italia. In Germania ad esempio, dove sono attivi da oltre quarant’anni, si contano attualmente 900mila iscritti, contro i soli 18mila del Belpaese (suddivisi in 117 diversi istituti).Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
«Sinora è mancata un’adeguata comunicazione verso studenti, famiglie e imprese», afferma l’imprenditore barese Giancarlo Di Paola, che fa parte di un gruppo di lavoro a livello nazionale che si sta battendo per la riforma degli Its.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Le scuole fanno capo a una fondazione, ovvero un ente giuridico privato che vede la presenza di enti locali come il Comune e la Regione, l’Università e le imprese.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
In Puglia gli istituti sono sei (per un totale di un migliaio di alunni), di cui uno presente a Bari. È il “Cuccovillo”, specializzato in meccatronica e situato in via Divisione Aqui, nel quartiere Japigia. Qui si approfondiscono quelle scienze che nascono dall'integrazione tra la meccanica e l'elettronica al fine di progettare, sviluppare e controllare sistemi e processi a elevato grado di automazione e integrazione. La meccatronica si inserisce nel percorso formativo chiamato “Made in Italy”, perché basato su prodotti interamente progettati e costruiti nella Penisola.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Il percorso è uno dei sei previsti. Gli altri sono “Efficienza energetica”, che si occupa della progettazione e controllo degli impianti energetici da fonti rinnovabili; “Mobilità sostenibile” che cerca di trovare soluzioni allo spostamento di merci e persone; “Nuove tecnologie della vita” ovvero lo studio di nuovi prodotti biotecnologici e per l'ambiente; “Tecnologie innovative per i beni e le attività culturali” che prepara figure adatte a promuovere la cultura italiana; “Tecnologie dell'Informazione e della comunicazione” con cui si creano software e piani di comunicazione per le imprese.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Cicli di studi che formano tecnici di laboratori, responsabili di impianti energetici, esperti di marketing o responsabili delle trasformazioni di filiere. Le lezioni comprendono laboratori nei quali i ragazzi si confrontano con le più avanzate tecnologie e soprattutto stage presso le imprese del territorio, sempre alla ricerca di persone specializzate.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
«I corsi sono infatti tenuti da docenti che per metà devono provenire dal mondo aziendale – ci spiega il direttore del Cuccovillo, Roberto Vingiani –. È facile quindi comprendere come le lezioni abbiano un approccio molto pratico e questo diversamente dalle facoltà universitarie, dove la metodica è più improntata sulla teoria. Qui tutto si basa sulla risoluzione dei problemi».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Come detto però sinora gli Its stanno faticando a farsi conoscere tra i neodiplomati. «Bisogna avvicinarsi maggiormente al mondo giovanile – afferma Di Paola –. Le scuole superiori devono dare le corrette informazioni ai genitori e agli studenti e bisogna utilizzare i social network: il mezzo di comunicazione prediletto dai ragazzi. Tra l’altro è bene ricordare che in Puglia gli Its sono completamente gratuiti per i partecipanti. Personalmente mi sto poi battendo per aumentare la presenza femminile all'interno delle scuole, oggi ferma al 12 per cento del totale degli studenti».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Ma anche le aziende devono fare la propria parte. «Alcuni imprenditori ignorano questa opportunità o sono ancora refrattari – sottolinea con rammarico l’imprenditore -. Eppure per le imprese i vantaggi sono enormi, visto che possono ritrovarsi tra le mani giovani già pronti, senza faticare nella formazione di nuovo organico».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
«Al momento è fondamentale fare il massimo per dare visibilità a questa realtà – aggiunge Vingiani –. E' stato importante ricevere al Cuccovillo la visita del presidente del Consiglio Mario Draghi, il 26 ottobre scorso. L’istituto è stato premiato per i suoi meriti all'interno del sistema ITS Puglia. Ma ciò non basta: c'è necessità da parte delle istituzioni di migliorare la comunicazione e l’orientamento. In più andrebbe aumentato anche il numero dei corsi».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
«Tutto ciò potrebbe alimentare un circolo virtuoso che gioverebbe a un territorio che vive un periodo di mutamenti - conclude Di Paola -. Il tessuto industriale del Mezzogiorno sta infatti cambiando e nuove società si stanno affacciando per creare opportunità di lavoro. Bisogna farsi trovare pronti».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
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